Le Murate

Un polo di eccellenze culturali, contaminazione e produzione artistica e letteraria

Le Murate, per cento anni carcere, sono ora una sorta di canale privilegiato per l’esposizione della cultura contemporanea fiorentina che attrae talenti creativi da tutta Italia.

A Le Murate convivono realtà diverse: il Murate Art Discrit - MAD, l'Ufficio sostenibilità (ex Sportello EcoEquo), il Murate Idea Park - MIP , lo Europe Direct Firenze, l'Informagiovani, un Caffè Letterario, l'Associazione Robert F. Kennedy Foundation of Italy onlus, la Rivista e Associazione culturale Testimonianze. Con questo spirito Le Murate si aprono alla città e al mondo con spettacoli mostre, incontri, convegni, occasioni di scambio e di crescita culturale.

Le Murate
Piazza delle Murate

Il complesso delle Murate si trova nel cuore dello storico quartiere di S. Croce, è delimitato da via dell’Agnolo, via Ghibellina e viale Giovine Italia e si affaccia su piazza delle Carceri e piazza Madonna della Neve.

Il recupero delle Murate

Il complesso quattrocentesco era il monastero intitolato alla Santissima Annunziata e a Santa Caterina, dove abitavano le monache di clausura dette "murate". Poi, per circa cento anni, dal 1883 al 1985 è stato il carcere di Firenze.

Il progetto unitario di recupero urbano:
Il riuso delle Murate risponde ad una grande sfida: rispettare il valore storico e architettonico del pregiato complesso, trasformandolo però in un pezzo integrato della città, quasi una “cittadella con il più ampio mix di funzioni possibili”, in modo da riproporre la complessità e la ricchezza dello spazio urbano. Da questo muove l’esigenza di un progetto generale con la finalità di sviluppare soluzioni integrate di recupero urbano. Il progetto, redatto dal Comune di Firenze ed ispirato dall’architetto Renzo Piano per conto dell’UNESCO, è stato approvato dal Consiglio Comunale il 14/9/1998. Le soluzioni adottate orientano il riuso verso una stratificazione verticale di funzioni diverse: pubbliche, di uso pubblico, commerciali, artigianali, sociali al piano terreno; uffici e residenze ai piani superiori. Il Progetto Unitario ha elaborato linee guida, indirizzi e temi per le successive progettazioni esecutive degli interventi di recupero.
Il carattere fortemente innovativo del progetto di riuso è stato riconosciuto dall’Unione Europea che ha finanziato un progetto di rete tra diverse città “Reprise” per lo scambio di esperienze su recupero di penitenziari storici dismessi. L’operazione di riqualificazione urbana intrapresa coinvolge non solo il quartiere di  Santa Croce ma l’intero Centro Storico, aprendo alla città questa isola “chiusa da sempre ed inutilizzata da decenni”.

Il primo Lotto, con approvazione del Progetto Esecutivo del 10 aprile 2001:
Settecentoventi giorni di lavoro per 33 nuovi alloggi da destinare a giovani coppie; 2.156 mq di nuove abitazioni, 705 mq di spazi per funzioni di scambio con la città e una nuova grande piazza per 1.745 mq, che si apre alla città e crea un nuovo e importante collegamento, finora impedito dalla presenza del carcere, tra due strade di primario valore per il quartiere.
Il primo intervento di Edilizia Residenziale Pubblica copre un quarto dell’area complessiva ed è collegato alla parte centrale dell’ex carcere. Il recupero è tutto impostato sull’equilibrio tra “la permanenza” e “cambiamento”, dove la modernità è affidata a un insieme di componenti funzionali.

Il secondo Lotto, con approvazione del Progetto Esecutivo del 4 maggio 2004:
Riguarda la ristrutturazione di ulteriori 4 edifici contigui a quelli già recuperati. Si va così a costituire un corpo unico che restituisce alla città la fruibilità di grande parte dell’ex carcere consentendo la permeabilità e la pedonalizzazione trasversale e longitudinale dell’intero complesso.
L’intervento ha previsto la trasformazione del più consistente corpo di fabbrica delle Murate, costituito da un volume alto tre piani più il terreno, con la realizzazione di 34 nuovi alloggi per mq. 1.748, servizi, uffici, spazi sociali, la seconda piazza interna, portici pubblici e la nuova strada pedonale.

Il terzo lotto, con approvazione del Progetto Esecutivo del 23 ottobre 2007:
Riguarda la ristrutturazione della porzione di edificio prospiciente la piazza Madonna della Neve, con la realizzazione di 6 alloggi ai piano primo e secondo, oltre a spazi sociali, al piano terreno e al terzo piano, e passaggi pubblici al piano terreno di collegamento tra via dell’Agnolo e via Ghibellina e tra il parcheggio sul viale Giovine Itali e l’intero complesso delle Murate.

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